martedì 7 luglio 2009

Affidi....maneggiare con cautela...

Sappiamo bene che, soprattutto in questo periodo, l'esigenza di far adottare più cani possibile, dato l'alto numero di abbandoni e di ritrovamenti che rendono sovraffollati canili, rifugi, associazioni e animalisti, a volte può portare a scendere a dei compromessi a cui in condizioni normali non scenderemmo... Ma il detto "meglio un'adozione mancata piuttosto che una cattiva adozione" risponde a verità perchè se affidiamo a persone di cui non siamo convinti con tutta probabilità dopo qualche giorno o qualche mese, i cani affidati ci torneranno indietro. O ancora più sbagliato è invogliare qualcuno ad adottare un cane dicendo che magari verrà più piccolo di quanto sappiamo che crescerà, naascondere qualche malattia o qualche problema dell'animale... Da cosa nasce questa riflessione? Da un episodio occorso qualche giorno fa qui da noi in ambulatorio. In un non meglio precisato canile del Salernitano, si sono recati due coniugi con un figlio con problemi comportamentali, assolutamente terrorizzato dai cani più grandi di un chiuaua(abbiamo potuto verificarlo di persona, dato che alla vista del nostro Jhonny, il bambino è scappato urlando e strepitando e trascinando se stesso e la cucciola che teneva al guinzaglio in strada, rischiando di essere investito lui e la piccola), marito molto poco amante degli animali, dotato di scarsa sensibilità e cultura nei loro confronti (per non dire in generale), moglie piuttosto sprovveduta e frustrata dalla sua stessa situazione familiare... sono arrivati con una cucciola marrone e bianca, molto carina, , di circa 2 mesi, meticcio di media taglia, che già pesava circa 3 kg, dicendo di averla appena adottata da un rifugio nel salernitano (per correttezza non diremo dove) come incrocio di chiuaua e che lì, la responsabile del canile aveva loro garantito che la cagnolina non sarebbe diventata più grande di un chiuaua. Il marito poco sensibile ha tenuto a precisare che se invece fosse diventata più grande, l'avrebbe riportata in canile... A 4 giorni di distanza, la cagnolina è stata lasciata dai suddetti personaggi in un ambulatorio della zona, con iniziali giustificazioni riguardo all'aggressività della cucciola, rivelatesi poi tutte scuse, perchè il vero motivo era che, appunto, la cagnolina non era così piccola come si aspettavano loro.. Ora chi pagherà le conseguenze di tanta superficialità? Chiaramente la cucciola, passata da un canile ad una casa e da una casa alla gabbia di un ambulatorio... Loredana Avallone

1 commento:

Aristocat ha detto...

Una famiglia di deficienti e un idiota responsabile di canile: che tragica combinazione.